giovedì 14 febbraio 2008

3

Albakiara sul Terzo Millennio

Dopo vent’anni di videoclip e il movie musicale legato all’album “Buoni o cattivi” di VASCO ROSSI, il regista Stefano Salvati debutta con un film ispirato al Blasco. Protagonisti il figlio del rocker, Davide, Raz Degan, Alessandro Haber

Bologna, 14 febbraio 2008 - Stare sul set di “Albakiara” per Stefano Salvati è come muoversi in un tunnel degli specchi perché mentre lui riprende gli attori, le telecamere di All Music riprendono lui in ogni momento della giornata lavorativa scrivendo in questo modo una sorta di story-board parallela del tutto sperimentale e inedita (e che è nelle intenzioni degli ideatori mostrare poi in tv).

Ma non è questa l’unica singolarità del film, giunto a un mese dalla fine della lavorazione, tutta svolta in città e in provincia (dalle case e dai palazzi del centro storico alle Torri di Kenzo in Fiera, fino allo Chalet delle Rose e a un negozio di alimentari di San Lazzaro). Anche il regista infatti si sta sperimentando in una nuova veste: dopo vent’anni di videoclip e il movie musicale legato all’album “Buoni o cattivi” di Vasco Rossi, a 41 anni esordisce infatti nella direzione di un lungometraggio, peraltro non musicale, a dispetto del titolo. «Anzi, a voler essere sincero — spiega — l’idea della trama che ho scritto con Carlo Lucarelli non parte affatto dal brano di Vasco che mi ha concesso di poterlo utilizzare solo dopo aver letto il soggetto».

La storia infatti scaturisce da un’amara constatazione: «Fino a pochi anni fa le ragazze delle superiori erano tutte abbastanza simili fra loro, oggi no. Le quattordicenni sono più spregiudicate e amorali di quelle più grandi. Anche quelle di migliore famiglia trasgrediscono fino ai limiti dell’osabile e anche oltre, salvo poi sembrare tutte delle Albachiara alla Vasco quando sono fuori dal branco, per esempio in casa dove si camuffano ipocritamente da visi d’angelo e figlie modello. Esattamente il contrario della diciassettenne pulita che mangiava la mela con i libri di scuola e amava studiare cantata nel 1979 e che solo nella sua stanza si sfiorava con la mano.... Insomma una rivoluzione che è accaduta sotto i miei occhi mentre provinavo teen ager su teen ager per i miei video. Le ho intervistate e lo spaccato di vita vera che ne è uscito è quello che si vedrà anche al cinema».

E’ la K del titolo a fare la differenza?
«Esattamente. L’essenza del film è proprio in quella lettera oggi utilizzatissima nel linguaggio degli sms per esempio e che solo trent’anni fa evocava scenari da paura. Basti pensare al Ku Klux Kan».

La diciassettenne romantica di Vasco cos’è allora diventata?
«Amorale, trasgressiva, confusa con solo qualche sprazzo di romanticismo che invece in Vasco è dominante. Diciamo che è una rivisitazione aggiornata e spericolata di quella canzone, però non è un film musicale ma d’autore, tragicomico com’è la vita, con pennellate noir. Niente a che vedere col filone giovanilista tanto di moda oggi: quelle sono favole, la mia è realtà allo stato puro».

Chi dà il volto alla protagonista?
«Una mia scoperta. Si chiama Laura Gigante, è modenese, ha vent’anni, studiava al Dams e ora tenta la carriera di attrice. Federica Ragni che ha seguito per me il casting ha visto almeno 1500 ragazze e alla fine è arrivata lei, in maniera del tutto inaspettata ma si sta dimostrando di classe innata. In verità era venuta una zia ai provini ed è stata lei a indicarci questa nipote amante dello spettacolo ma del tutto avulsa dall’ambiente che per una particina o una comparsata poteva però anche tornare utile. E invece è diventata la protagonista. Spero di portare anche a lei la stessa fortuna che hanno avuto altre mie scoperte come Angelina Jolie che a sedici anni girò con me il video di “Alta marea” di Venditti, o Maria Grazia Cucinotta che comparve a 18 anni in “Diamante” di Zucchero e proprio lì venne notata da Trosi, o la stessa Letitia Casta scelta per un brano di Sting».

Chi sono gli altri interpreti?
«Raz Degan fa la parte di un ispettore di polizia, il cui capo è Ivano Marescotti. Poi ci sono Davide Rossi, che, tengo a precisare, non è stato raccomandato da suo padre, nella veste del dj studente fidanzato di Chiara nonchè gestore di un sito porno, Alessandro Haber che fa lo zio della ragazza e Kelly Potts una prof della scuola. La mia Chiara, nickname Albakiara, infatti va anche lei al liceo ma non è affatto brava e si arrangia solo per arrivare alla sufficienza. In compenso ama le serate gangster all’insegna degli eccessi di musica, alcol, droga e sesso».

Quali altre canzoni di Vasco entrano nella colonna sonora?
«Per ora nessun’altra, né ho deciso quali altri brani entreranno».

A quando l’uscita?
«Sicuramente dopo l’estate. Il film è ambientato ai primi di giugno ma abbiamo iniziato a girare in ottobre per cui abbiamo dovuto fermarci un mese e mezzo per il freddo. Ora stiamo riprendendo con alcuni trucchi del mestiere per fingere la stagione che non è. Il 10 marzo le riprese finiranno».

Qual è la differenza principale tra un set di videoclip e uno cinematografico?
«Dover stare con le stesse facce per tanto tempo. Il che impone la convivenza con persone più o meno piacevoli. Il video ti prende tre o quattro giorni in tutto, un film molti mesi. Quindi non sono spaventato dal set ma dalla famiglia che ci vive. Qualche cambiamento peraltro è già stato operato. Per esempio abbiamo un nuovo direttore della fotografia, che è Maurizio Calvesi».

di Lorella Bolelli



Fonte della notizia: qn.quotidiano.net
Sito web: qn.quotidiano.net



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sakvati aveva già girato, come lungometraggio, "Jolly Blu"

Anonimo ha detto...

.. ma anche tanti video di Vasco ...

Angie ha detto...

visto ieri sera!! un film particolare! nuovo! con musica e effetti audio meravigliosi!! Le canzoni di Vasco non deludono mai!! Raz Degan che sembra un folle e Vito che m'ha fatto morire dal ridere! :-D
Ah.. io ho l'abitudine di vedermi sempre tutti i titoli di coda quando sono al cinema.. ma per questo film .. mi sa che è necessario!! Aspettate la fine.. ma quella VERA!!

Posta un commento