venerdì 5 febbraio 2010

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Milano

Hai visto una delle 8 date dell'EUROPE INDOOR di VASCO?
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3 commenti:

Alessandro Cremaschi ha detto...

Parto io con i commenti.
Diciamo che mi mancava un'attesa ai cancelli sotto una bufera di neve!
Dopo il caldo, la pioggia, il vento e la grandine... ci voleva proprio!
A parte gli scherzi, l'emozione-palazzetto è diversa dallo stadio.
Ovviamente sono splendide entrambe ma con sfumature differenti!
La scaletta ha subito poche variazioni, ed in linea di massima ha tenuto le stesse coordinate del 2009.
Vasco è sempre in super forma.
Si auto-prende in giro sulle cadute sul palco, ci accoglie con un "ma chi vi ammazza a voi!" (per via della bufera di neve) e ci ringrazia dicendo che siamo parte della sua splendida vita!
Il resto è rock, emozione, energia che ognuno di noi sente in modo differente sotto quel palco.
Ringrazio il solito gruppo NOCCCIOLA-BG formato Ste e Zo ed il "fotografo di VASCOMANIA" Benny che almeno in questa data "casalinga" si è ri-aggregato al gruppo!!! Prossimo appuntamento Torino!

Anonimo ha detto...

vista la prima data, il 5 febbraio
dell'EUROPE INDOOR di VASCO
concerto stupendo
brividi, urla e lacrime

la prima è sempre la prima
ma ci torno sabato
che due date son meglio di una!!

davmo, monza(mi)

Cristina ha detto...

IL CONCERTO DI VASCO – MILANO, 10 FEBBRAIO 2010
Pomeriggio d'inverno.
Da settimane c'è un freddo pungente che mi ha stufato, sono in attesa della primavera.
Ma oggi è il 10 febbraio e quello che attendo è il mio primo concerto di Vasco.
Dal finestrino dell'auto osservo la sagoma del Forum ingrandirsi man mano che mi avvicino.
E' una cattedrale che si prepara a celebrare l'evento solenne, lo si capisce dall'elettricità che già aleggia tutt'intorno.
Grande fermento, ma anche grande pace nel brulichio delle centinaia di persone che un po' alla volta stanno arrivando.
E' ora di entrare.
Rigiro nelle mani il biglietto... è rimasto tra le pagine del mio diario per sette lunghi mesi ed ora è il mio lasciapassare per attraversare il confine tra l'ordinario e lo straordinario.
Una volta varcata la soglia d'ingresso, passati i cancelli, ti lasci alle spalle tutto il resto.
Per le prossime ore sarai solo di Vasco.
All'interno l'aria è satura di adrenalina, che aumenta di minuto in minuto.
Poi le luci si abbassano, la musica comincia a suonarti dentro, lo show ha inizio.
Migliaia di occhi puntati sul palco lo aspettano, come si aspetta il sorgere del sole all'orizzonte.
Che sia la prima o la centesima volta che lo vedi, la magia ti cattura sempre allo stesso modo e sulle facce vi si legge lo stupore.
Vasco compare.
L'emozione è fortissima.
La sua energia ti investe, ti travolge e rimbalza da un corpo all'altro in un crescendo continuo, ma chi la dirige è lui, il signore dello spettacolo, il personaggio che sta sul palco, che con le sue espressioni buffe ed ammiccanti, i gesti eloquenti e gli sguardi magnetici dialoga con il suo pubblico con grande complicità, con il piglio sicuro di calca le scene da molto tempo e non deve dimostrare niente a nessuno, ma si diverte... oh sì, si diverte da matti a giocare, a far sognare, a far volare la gente.
Le canzoni si susseguono, le respiri con la pelle, te ne nutri.
Stare fermi e non cantare è praticamente impossibile, ognuno a suo modo manifesta ciò che prova.
Mi piace osservare quello che accade alla gente, come si trasforma, è uno spettacolo ulteriore.
Vasco è lì, davanti a me, la distanza che ci separa lo fa sembrare al mio sguardo alto una trentina di centimetri. Se allungo una mano mi pare di poterlo toccare, potrei prendermelo e portarmelo via..
Mi viene da ridere, che follia!!
Pensare di mettersi Vasco nella borsa e portarselo via...
Ma poi l'ALBACHIARA fa tramontare il sole ed il concerto si chiude tra le grida...
prova un po' a fermare la giostra ed a far scendere i bambini e sentirai che strilli.
La festa è finita, si esce e fuori ritrovi il freddo ed il buio della notte.
Te ne torni a casa e vai dormire.
Ma appena chiudi gli occhi si riaccende lo spettacolo con tutta la sua magia dentro la tua pancia, nello stomaco... e lì, in quel momento, ti rendi conto che no, non era una follia... alla fine Vasco te le sei davvero portato via!!!

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