venerdì 29 maggio 2009

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E' morto Nantas Salvalaggio

GIORNALISTI
Morto Nantas Salvalaggio una vita tra scoop e libri
Corrispondente del Corriere della Sera, fu direttore di Panorama. La polemica con Vasco Rossi e il premio Strega nel 1986

ROMA - E' morto nella notte a Roma lo scrittore e giornalista Nantas Salvalaggio. Famoso per le grandi interviste come corrispondente e per una lunga serie di romanzi, Salvalaggio era nato a Venezia il 17 settembre del 1923. Si è spento nella clinica Villa Mafalda di Roma.

Corrispondente per Epoca e il Corriere della Sera, gli fu affidato dalla Mondadori il progetto del settimanale Panorama, di cui è direttore fino al 1965. Dopo questa intensa esperienza continuò a collaborare con vari giornali e con la televisione, ma preferì sempre di più dedicare gran parte del suo lavoro alla narrativa, stabilendosi alla periferia nord della capitale, a Morlupo, dove ha vissuto negli ultimi anni.

Fra i suoi scoop è rimasta celebre un'intervista con Marylin Monroe. Per realizzarla le inviò un mazzo di rose rosse e un biglietto: "Da un cronista italiano che desidera incontrarla". Fra i suoi leggendari servizi ci sono anche le interviste a Yul Brynner ed Ezra Pound, e i pezzi sul pugile Primo Carnera.

Con l'età crebbe anche il gusto per la letteratura. Come scrittore esordì nel 1953 con Il vestito di carta. Tra i suoi libri più fortunati si ricordano Malpaga (1972) e Il Campiello sommerso (1974). Quest'ultimo è considerato il suo capolavoro ed è stato tradotto in numerosi paesi: solo nella ex Unione Sovietica ha venduto quattro milioni di copie. Nel 1986 vinse il Premio Strega con Fuga da Venezia.

Da ricordare anche la sua polemica con VASCO ROSSI. Salvalaggio accusò la Rai di ospitare "un individuo alcolizzato, cocainomane e sballato". Una stroncatura a cui VASCO rispose con un verso della canzone Vado al Massimo ("quel tale che scrive sul giornale" si riferiva proprio al giornalista veneziano).


Dal 2003 era uno dei collaboratori di Radio Radio e Radio Radio Tv - Canale 915 Sky. Ogni mattina interveniva telefonicamente nel programma Un giorno speciale, commentando i fatti del giorno.

Fonte della notizia: repubblica.it
Sito web: http://www.repubblica.it



giovedì 28 maggio 2009

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Vasco, dalle canzoni ai racconti

Una mezza prova l'aveva già data con la famosa lettera dedicata al Primo Maggio. Stavolta VASCO ROSSI s'allarga un po', e dalle canzoni passa al racconto.

Si intitola infatti L'incantautore di serpenti il testo scritto dal Blasco che sarà pubblicato sul numero della rivista di letteratura Satisfiction che verrà distribuito dal prossimo 4 giugno.

Il periodico – che si contraddistingue per uno stile molto anglosassone, pulito, essenziale e aperto alle incursioni di personaggi apparentemente estranei al mondo della letteratura canonicamente intesa – sarà reperibile nei principali capoluoghi italiani.

Fonte della notizia: musica.excite.it
Sito web: http://musica.excite.it



lunedì 25 maggio 2009

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Vasco Rossi 20 volte platino!

VASCO ROSSI, 20 volte platino con Il mondo che vorrei CD e DVD live, lo annuncia la Emi Music.

Ancora una volta è lui, il rocker più acclamato, a "smuovere" il mercato della musica con cifre di vendita significative e, soprattutto, trainanti per il mondo discografico e per quello della musica dal vivo.

A 14 mesi dalla pubblicazione de Il mondo che vorrei sono una dimostrazione lampante i dati che emergono dalle classifiche ufficiali che trovano VASCO sempre ai vertici:

- da 60 settimane nella Top50 dei CD
- 9 posti su 10 per il numero di paganti ai suoi concerti, secondo i dati SIAE del 2008
- da 10 settimane al N. 1 della classifica di vendite con il DVD Il mondo che vorrei live.

Cifre eccezionali per il DVD Il Mondo che vorrei Live che in poco più di 2 mesi ha realizzato una vendita di 200.000 copie di cui 20.000 solo per la versione blu ray che rappresentano la vittoria di una sfida e un record per il supporto video più nuovo in Europa.

In radio da pochi giorni con Colpa del whisky, la canzone che ci accompagnerà per tutta l'estate è la più alta nuova entrata nelle charts radiofoniche. E' il quinto singolo tratto dall'album Il mondo che vorrei che, dopo la straordinaria partecipazione di VASCO al Concertone del 1 Maggio a Roma, assume oggi anche un particolare significato di un'oasi di speranza e di musica.

Fonte della notizia: vascorossi.net
Sito web: http://www.vascorossi.net



giovedì 21 maggio 2009

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I Radicali ringraziano Vasco

Roma, 21 mag. - Per la ventitreesima volta consecutiva VASCO ROSSI ha inviato la sua iscrizione al Partito Radicale. Ne ha dato notizia, commosso, dai microfoni di Radio Radicale Marco Pannella, al suo sesto giorno di sciopero della fame e della sete.

''Fa sempre così da ventitrè anni. Prende dalle pubblicazioni del partito il vecchio vaglia e manda il suo conto corrente. Ci è arrivato oggi. L'ha spedito l'8 maggio. Grazie VASCO".

Pannella ha ringraziato anche il regista Marco Bellocchio per aver detto al Festival di Cannes che ''i radicali sono gli unici coerenti'' e che voterà la Lista ''Bonino-Pannella''.

Fonte della notizia: padovanews.it
Sito web: http://www.padovanews.it



martedì 19 maggio 2009

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Classifica Fimi-Nielsen

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Per finire segnaliamo che il DVD musicale di VASCO ROSSI Il mondo che vorrei live è da ben nove settimane primo nella relativa classifica.
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Fonte della notizia: fimi.it
Sito web: http://www.fimi.it



sabato 16 maggio 2009

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Satisfiction numero 7

SATISFICTION 100: SATISFICTION, IL NUMERO 7 della rivista nelle librerie dal 4 Giugno
scritto da Gian Paolo Serino alle 21:16


Per festeggiare il post numero 100 e i 100 mila visitatori unici in pochi mesi dalla nuova collocazione del blog Vi anticipiamo parte dei contenuti del prossimo numero di Satisfiction.
Chiudiamo per questo post i commenti ricordando sempre, con la fine di "Letture", che la cultura è in pericolo come non mai.


DAL 4 GIUGNO SATISFICTION NELLE LIBRERIE

Da Giovedì 4 Giugno in tutte le Feltrinelli e Fnac di Italia e nelle maggiori librerie indipendenti il nuovo numero di Satisfiction (edito sino al 2010 da MATTIOLI 1885)
Giunto al numero 7 Satisfiction, oltre alle recensioni "sodddisfatti o rimborsati", presenta inediti tra gli altri di:

RICHARD FORD
JOE COTTONWOOD
FERNANDO PESSOA
WERNER HERZOG
GHIANNIS RITZOS
CLARO
ANTOINE VOLODINE
SALVATORE QUASIMODO
ALBERTO MORAVIA
NERI POZZA
DACIA MARAINI
PAOLO FRESU
VASCO ROSSI
BRIAN ENO

I Premi Letterari oggi di stringente attualità? Già Quasimodo, Moravia, Neri Pozza, Dacia Maraini in carteggi inediti ne scrivevano 30 anni fa: "La società letteraria dei nostri giorni è di natura accidentale ed ha carattere mondano. Si riunisce per qualche ora quando gli eventi indicano le Kermesse. Può essere di mutuo soccorso o mossa da curiosità, come una corsa ciclistica o una partita di calcio In altri tempi un gran ballo aveva la stessa funzione; ma era una funzione esplicitamente mondana, che portava magari al matrimonio una coppia; e il libro non c'entrava per nulla. Non era chiamato per arruffianare la festa".

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VASCO ROSSI: Un racconto tenero, duro e sincero come soltanto VASCO ROSSI sa essere. Un regalo non solo per i fan della rockstar ma la scoperta di uno scrittore che non ha paura di sfidare anche sulla pagina scritta i falsi moralismi.

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Oltre 40 tra scrittori e critici letterari per consigliarci letture "soddisfatti o rimborsati".

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Fonte della notizia: satisfiction.menstyle.it
Sito web: http://satisfiction.menstyle.it



giovedì 14 maggio 2009

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All music

Tra pochi minuti VASCO su AllMusic nella trasmissione Mono



martedì 12 maggio 2009

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Colpa del whisky

In radio da venerdì 15 maggio

...Metti una sera in auto... il tasto play premuto sulla n 9 dell'album "Il mondo che vorrei" e...vvai a tutto volume con

"mi piaci tu, mi piaci tu, mi piaci tu,
ma come te lo devo dire??!!"
Ovvero, "Colpa del whisky", una dichiarazione d’amore “alla VASCO” perfetta per sentirsi ripetere
"mi piaci tu, mi piaci tu, mi piaci tu,
ma come te lo devo dire??!!"
Una canzone per te?... non te l’aspettavi eh???

E’ il quinto singolo per le radio tratto dall’album “Il mondo che vorrei” che, dopo la straordinaria partecipazione al Concertone del 1 maggio assume oggi anche un particolare significato di "un'oasi di speranza e di musica".

Fonte della notizia: vascorossi.net
Sito web: http://www.vascorossi.net



lunedì 11 maggio 2009

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XL (Repubblica)


Innanzitutto mi dispiace molto che nessuno parli di tutte quelle persone, e sono tante, che hanno perso il lavoro a causa della crisi delle case discografiche. Tutti 'lavoratori' che svolgevano il loro lavoro con entusiasmo e ora sono... a spasso.
Detto ciò, la crisi riguarda il supporto NON la musica. Che gode di ottima salute, basta guardare i dati SIAE che testimoniano in maniera eloquente l'incremento registrato nella musica live, anche per il 2008. Non è il caso di elencare qui le cause della crisi della discografia: miopia dell'industria o tecnologia che avanza, l'assenza totale di aiuti da parte dello Stato per un settore considerato a torto 'di lusso' e i media con i loro discorsi sul "caro cd". Tra l'altro anche loro in crisi evidente ma se ne parla meno, chissà come mai? La faccenda è lunga da snocciolare. Per quanto mi riguarda, io onoro un contratto che ho firmato ma questo non toglie nulla alla mia 'indipendenza' totale. E non solo da ora: neanche il mio primissimo discografico ha mai potuto mettere bocca su quello che facevo in sala di incisione. Gli portavo il lavoro finito e quello che era importante per me era che lo distribuisse bene nei negozi... erano i miei primi dischi! Allora ero un'indipendente e alternativò e la cosa non mi preoccupava affatto, io andavo avanti per la mia strada avendo bene in testa quello che volevo fare: non li vedevo proprio gli ostacoli, li superavo spingendo... l'acceleratore. E quando sono uscito dalla 'nicchia' (con mio grande stupore...) ed è arrivato il 'successò non mi sono lamentato, anzi ho ringraziato il cielo! (...e la chitarra...). Infine, o sono stato il primo a mettere gratis su internet un inedito "Basta poco", una provocazione a significare che il supporto può andare in crisi ma non la musica che al contrario può trovare milioni di canali alternativi da cui trasmettere... ma ve ne siete accorti solo con i Radiohead...?! I tempi cambiano, non la musica che è e sarà sempre una grande consolazione! Ve lo immaginate un mondo senza musica? Un consiglio per tutti (Morgan compreso): fate delle buone canzoni e meno chiacchiere.
VASCO ROSSI


Fonte della notizia: xl.repubblica.it
Sito web: http://xl.repubblica.it



venerdì 8 maggio 2009

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Polemiche sul web

E' passata una settimana dal "concertone" del Primo maggio.
VASCO ha dominato la scena ed è inutile dire che se erano presenti 800.000 persone... molte di queste erano li per lui.
Però sulla rete si moltiplicano i forum, i blog ed i siti che sparano a zero su lui e soprattutto sui suoi fans.
I continui
"OLEEE OLE-OLE-OLEEEEEEEE VASCOOOOOO-VASCOOOOOOOOO"
hanno infastidito parecchie persone che hanno visto un atto di maleducazione e menefreghismo per quegli artisti saliti sul palco prima di lui.
(Ho pensato a più riprese "Imola ne sa già qualcosa...")
Comunque torniamo a Roma: la parola "disgusto" è stata quella più usata.
L'unico che sembra essere passato "illeso" dal popolo di VASCO è stato Caparezza capace di far cantare e saltare l'intera piazza.



martedì 5 maggio 2009

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Artisti Uniti per l'Abruzzo "Domani – 21 aprile 2009"

E' da giorni che si parla dell'iniziativa che 56 artisti italiani hanno portato a termine per l'Abruzzo: si tratta della canzone "Domani – 21 aprile 2009".

Questo il video:


Questo il testo:

Tra le nuvole e i sassi passano i sogni di tutti (Ligabue)
passa il sole ogni giorno senza mai tardare. (Tiziano Ferro)
Dove sarò domani? (Enrico Ruggeri)
Dove sarò? (Gianni Morandi)
Tra le nuvole e il mare c'è una stazione di posta (Franco Battiato)
uno straccio di stella messa lì a consolare (Massimo Ranieri)
sul sentiero infinito (Max Pezzali)
del maestrale (Eugenio Finardi)
Day by day (Zucchero)
Day by day (Cesare Cremonini)
hold me shine on me. (Zucchero)
shine on me (Cesare Cremonini)
Day by day save me shine on me (Zucchero, Carmen Consoli, Mauro Pagani, Cesare Cremonini, Eugenio Finardi)
Ma domani, domani, domani, lo so (Francesco Renga)
Lo so che si passa il confine, (Roberto Vecchioni)
E di nuovo la vita (Mauro Pagani)
sembra fatta per te (Giuliano Palma)
e comincia (Elio)
domani (Elio e Le Storie Tese, Vittorio Cosma )
domani è già qui (Jovanotti)

rap 1 Estraggo un foglio nella risma nascosto scrivo e non riesco forse perché il sisma mha scosso (Caparezza)
rap 2 Ogni vita che salvi, ogni pietra che poggi, fa pensare a domani ma puoi farlo solo oggi (Frankie Hi Energy)

e la vita la vita si fa grande così (Gianluca Grignani)
e comincia domani (Giuliano Sangiorgi)
Tra le nuvole e il mare si può fare e rifare (Claudio Baglioni)
con un pò di fortuna (Ron)
si può dimenticare. (Luca Carboni)
Dove sarò (Baustelle)
domani? Dove sarò? (Samuele Bersani e Baustelle)
oh oh oh (coro: Carmen Consoli, Antonella Ruggiero, Alioscia, Pacifico, Mango, Massimo Ranieri, Bluvertigo, Nek, Giuliano Palma, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni, Albano)

rap 3 Dove sarò domani che ne sarà dei miei sogni infranti, dei miei piani
Dove sarò domani, tendimi le mani, tendimi le mani (Marracash)

Tra le nuvole e il mare si può andare e andare (Laura Pausini)
sulla scia delle navi di là del temporale (Carmen Consoli)
e qualche volta si vede (Nek)
domani (Antonello Venditti)
una luce di prua (Nek)
e qualcuno grida: Domani (Antonello Venditti)

rap 4 Come laquila che vola
libera tra il cielo e i sassi siamo sempre diversi e siamo sempre gli stessi,
hai fatto il massimo e il massimo non è bastato e non sapevi piangere e adesso
che hai imparato non bastano le lacrime ad impastare il calcestruzzo
eccoci qua cittadini dAbruzzo
e aumentano dintensità le lampadine una frazione di
secondo prima della finee la tua mamma,
la tua patria da ricostruire,
comu le scole, le case e specialmente lu core
e puru nu postu cu facimu lamore
(Jovanotti, J Ax, Fabri Fibra e in chiusura Sud Sound System)

non siamo così soli (Giuliano Sangiorgi)
a fare castelli in aria (J Ax e Fabri Fibra)
non siamo così soli (Giuliano Sangiorgi)
sulla stessa barca (J Ax , Fabri Fibra)
non siamo così soli (Giorgia)
a fare castelli in aria (J Ax e Fabri Fibra)
non siamo così soli (Giorgia)
a stare bene in Italia (J Ax e Fabri Fibra)
sulla stessa barca (J Ax)
a immaginare un nuovo giorno in Italia (Giorgia, Giusy Ferreri, Dolcenera, Mario Venuti, Jovanotti, J Ax, Fabri Fibra)
Tra le nuvole e il mare si può andare, andare
Sulla scia delle navi di là dal temporale (Piero Pelù)
Qualche volta si vede una luce di prua e qualcuno grida, domani (Morgan)
Non siamo così soli (Giorgia, Mario Venuti, Giusy Ferreri, Dolcenera, Giuliano Sangiorgi)
(tromba solo di Roy Paci)
Domani è già qui
Domani è già qui (Jovanotti, Marracash, FabriFibra, J Ax)
(Assolo violino Mauro Pagani)
Ma domani domani, domani lo so, lo so, che si passa il confine (Gianna Nannini)
E di nuovo la vita sembra fatta per te e comincia (Elisa)
domani (Sud Sound System)
Tra le nuvole e il mare, si può fare e rifare
Con un pò di fortuna si può dimenticare (Manuel Agnelli Afterhours)
E di nuovo la vita, sembra fatta per te (Mango)
E comincia (Niccolò Fabi)
(coro finale)
domani
E domani domani, domani lo so
Lo so che si passa il confine
E di nuovo la vita sembra fatta per te
E comincia domani
(Manuel Agnelli, Dolcenera, Zucchero, Niccolò Fabi, Pacifico, Giusy Ferreri, Alioscia, Pacifico, Max Pezzali, Caparezza, Niccolò Agliardi, Luca Carboni, Roy Paci, Tricarico, Ron, Giuliano Sangiorgi, negramaro, Negrita, Giorgia, Francesco Renga, Malika Ayane, Laura Pausini, Morgan, Jovanotti, Massimo Ranieri, Nek, Enrico Ruggeri, Piero Pelù, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni, Carmen Consoli, Mango, Cesare Cremonini, Saturnino)
Domani è già qui, domani è già qui (Jovanotti)
Il punto è: VASCO dov'era?
La domanda che molti si son fatti è stata fatta anche a lui direttamente (come pubblicato qualche post fa. Clicca qui per rileggere).
La sua risposta è stata: "magari l'avrei anche fatto, ma ero già concentrato sul Primo Maggio, e sembrava abbastanza, se no sembrerei come il prezzemolo".
Voi che ne pensate?



sabato 2 maggio 2009

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Hai partecipato al concerto del 1° maggio?

Eri tra le 800.000 persone in piazza San Giovanni?
Hai sudato, bevuto, cantato in attesa e durante il live di VASCO?
Hai anche fotografato il tutto?
E allora se vuoi vedere pubblicate le tue foto del 1° maggio su www.vascomania.it, spediscile all'indirizzo email info@vascomania.it.
Le pubblicheremo sia nella sezione Tour che in Gallery.



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1 Maggio, in 800mila a Roma per Vasco

Consueta maratona musicale per il Concertone di piazza San Giovanni, protagonista assoluto il rocker emiliano che ha infiammato la folla. Prima di lui sul palco i Nomadi, Caparezza, gli Afterhours, la Pfm



Fonte della notizia: tg24.sky.it
Sito web: http://tg24.sky.it



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Vasco Rossi monopolizza il concertone

Solo Caparezza doma San Giovanni
Il Primo Maggio un grande conto alla rovescia per il Blasco
di Simona Orlando
ROMA (2 maggio) - Ottocentomila, forse di più. La folla di ieri era a perdita d’occhio in piazza San Giovanni, fiumi di persone nelle strade limitrofe, fino a tappare ogni striscia d’asfalto, campeggi nelle piazzette di zona, ragazzi che venerdì hanno dormito sul prato per assicurarsi le prime file, conficcati nelle transenne. E non perché spinti da chissà quale voglia di manifestare o aderire a un’inizativa. La connotazione politica è stata marginale rispetto al passato, quella sociale pure: le morti sul lavoro sono un problema serio, i diritti dei lavoratori sacrosanti, ma la sensazione è che la categoria sia ormai quasi considerata privilegiata, una élite secondo i giovani che “magari avercelo il lavoro”. Il pubblico è sembrato decisamente più partecipe e solidale negli appalusi ogni volta che si è tirata in ballo la faccenda abruzzese.

Poche bandiere dunque (in proporzione ce ne erano di più coi sindacati a L’Aquila) e molti striscioni per VASCO. Sì il popolo del Blasco si è mobilitato, ha colonizzato l’area, e per quanto si sia ribadito fino alla nausea che lui era solo un ospite all’interno del concerto, si trattava dell’unico veramente atteso. Lo hanno confermato gli artisti che si sono avvicendati sul palco e che hanno patito l’insofferenza di vascomani, vascofili e vascolisti anonimi giunti da tutta Italia per quell’unica performance. I cori che lo reclamavano, partiti dal primo pomeriggio, sono stati costanti, per certi versi avvilenti per il resto del cast e per Sergio Castellitto, la cui conduzione si è trasformata in un conto alla rovescia.

La maratona musicale è iniziata con Paolo Belli, seguito da Famelika, Bud Spencer Blues Explosion (un buon power duo da tenere d’occhio), Diva Scarlet, Beatrice Antolini, Paolo Benvegnù, Marta Sui Tubi, Dente, Cesare Basile e Roberto Angelini. Poi Nomadi, Malfunk, la Bandabardò, sempre capace di risvegliare la piazza con una miscela di impegno e ritmo, accompagnata su “Bambino” da Tonino Carotone, Mannarino e Après La Classe, il reggae dei Smoke, Enzo Avitabile e i Bottari, Peppe Voltarelli, Motel Connection, Irene Fornaciari (subentrata all’ultimo e piuttosto fuori luogo), il supergruppo composto da Afterhours, Samuel dei Subsonica, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz (Manuel Agnelli ha fatto una scelta di gusto con “Shipbuilding” di Robert Wyatt, brano contro la guerra scritto da Elvis Costello).

Chi è riuscito a domare il pubblico, a distrarlo dalle invocazioni vaschiane, a farlo saltare e diventare protagonista, è stato Caparezza, entrato su una biga frustando due precari cantando “Una grande opera” e uscito sulle note della pizzica salentina “Vieni a ballare in Puglia”. Lui sì che è uno che si occupa di temi sociali e di morti sul lavoro non per l’occasione, con o senza concertone. A seguire Cisco, il complesso bandistico di Introdacqua, la PFM (che ha portato sul palco De André), Paola Turci e Paolo Fresu.

E poi VASCO. Giacca di pelle ocra e cappelletto verde con la visiera al contrario, ha esordito con un «Ciao bella gente» e assemblato una scaletta non casuale, tenuta assieme da un suo filo logico. Ha attaccato con “Stupendo”, in “Non appari mai” ha cambiato il testo inserendo “Qui siamo tutti belli e buoni/ votiamo tutti Berlusconi” e il riferimento al Presidente del Consiglio è tornato in coda a “Vieni qui” (“Vieni qui, Silvio”) e ancora nel testo di “T’immagini” (“Qui c’è qualcuno che ha sbagliato mestiere... non voglio mica dire che sia il cavaliere”). Ha proposto la cover de I Corvi “Un ragazzo di strada” (in conferenza stampa ha dichiarato che sognava di cantarla da quando aveva 15 anni e bisogna ammettere che gli calza a pennello), “Sally” (e il prato diventò un tappeto di stelle), “C’è chi dice no”, “Gli spari sopra”, “Il mondo che vorrei” e, a sorpresa, “Un senso”.

Poi è sparito, andato via senza molte parole. Avendo montato questo ambaradan sulla necessità di esporsi ed agire, avendo dato il titolo a una tale serata, in cui il pubblico sui bigliettini e gli artisti nelle interviste erano chiamati a esprimersi sul mondo che vorrebbero, ci si attendeva una sua esternazione. Invece si è limitato a dire «Meditate gente. Non guardate troppi tg. Il mondo è fatto di piccole cose. Di amici, compagnie, amori, i vostri ritrovi, i vostri bar. Questo conta». D’altronde lo ha sempre detto che non ama fare grandi discorsi in pubblico e preferisce esprimersi attraverso le canzoni. Così niente schieramenti ma qualche allusione, senza dare colpa a nessuno, quella è ancora di Alfredo.

Dopo di lui la folla ha cominciato a defluire, nonostante un bravissimo Robben Ford a ereditare la scena. Il rush finale con Marina Rei, Edoardo Bennato, e fuori dalla diretta televisiva Casinò Royale e Asian Dub Foundation.

Fonte della notizia: ilmessaggero.it
Sito web: http://www.ilmessaggero.it



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Primo Maggio, Vasco Rossi protagonista del concertone

In 800 mila in piazza San Giovanni

Lo hanno atteso per un giorno interno ed alla fine lui, il cantante rock per eccellenza della scena musicale italiana, non ha deluso le aspettative del pubblico.

È stata soprattutto la performance di VASCO ROSSI, durata circa 45 minuti, a scaldare gli animi e far cantare la folla radunata a piazza San Giovanni, gremita in ogni ordine di posto, per il tradizionale concerto organizzato dai sindacati confederali in occasione della festa dei lavoratori. Giunto quest'anno alla sua ventesima edizione il «concertone» del 1 maggio ha avuto in VASCO ROSSI la sua star indiscussa. Sono state circa 800mila secondo gli organizzatori le persone che hanno assistito al concerto. L'intera manifestazione, condotta dal palco da Sergio Castellitto, è stata chiamata «Il mondo che vorrei», prendendo spunto dal titolo di uno degli ultimi successi del rocker di Zocca, tornato a cantare a piazza San Giovanni dopo 10 anni.

L'esibizione di VASCO è stata un mix tra vecchi successi degli anni Ottanta e Novanta, maggiormente votati alle tematiche di denuncia sociale, come «Stupendo», «Sally», «C'è chi dice no», «Gli spari sopra» e brani più recenti come «Vieni qui» ed «Il mondo che vorrei». Proprio al pubblico di piazza San Giovanni VASCO ha proposto in anteprima anche una cover di «Sono un ragazzo di strada», brano inciso dai Corvi nel 1966, mentre la chiusura del suo show è stata affidata alle note di «Un senso».

Tanti, come da tradizione, gli artisti che si sono alternati sul palco prima e dopo l'esibizione di Vasco: tra i più applauditi gli Afterhours e Caparezza. La formazione guidata da Manuel Agnelli ha duettato con il frontman dei Subsonica e con Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, proponendo sia brani con testi maggiormente improntati all'impegno sociale come «Il Paese è reale» che successi del passato, su tutte la cover di «Impressioni di Settembre» della PFM. Dal rapper Caparezza, autore di testi contenenti numerosi riferimenti ai morti sul lavoro e al precariato, è giunto anche un riferimento alle vicende politiche più recenti, con un allusione alla candidatura di veline e personaggi provenienti dai reality show prima di intonare «Io diventerò qualcuno». Non è mancato un pensiero per l'Abruzzo e le 300 vittime provocate dal sisma che ha colpito l'Aquila, sul palco era presente il gonfalone della città. Per ascoltare Vasco in molti sono venuti a Roma da altre regioni, in particolar modo dal sud, alcuni giovedì notte hanno dormito in tenda a piazza San Giovanni per potersi accaparrare un posto in prima fila. Il rocker emiliano ha portato in piazza un pubblico diverso da quello che tradizionalmente popola il concerto del primo maggio, meno identitario e legato a riferimenti politici, e più interessato all'esibizione musicale in senso stretto.

Fonte della notizia: iltempo.ilsole24ore.com
Sito web: http://iltempo.ilsole24ore.com



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Vasco Rossi infiamma la piazza

Gli organizzatori: 800mila persone in piazza per il concerto del 1 maggio

ROMA - Sono stati oltre 800 mila, secondo gli organizzatori, ad assistere al concertone del Primo maggio che ha visto il trionfo di VASCO ROSSI, tornato in piazza San Giovanni dopo 10 anni di assenza. Dalle 15 con Paolo Belli a oltre la mezzanotte la lunga maratona musicale è andata in onda su Raitre ospitando molti artisti dai Nomadi a Caparezza, da Edoardo Bennato agli Afterhours.

Ma il più atteso era VASCO ROSSI, che ha regalato una cover di Sono un ragazzo di strada (dei Corvi, 1966) e alcuni dei suoi classici come Sally e C’è chi dice no. VASCO ha citato più volte il premier Berlusconi rivolgendogli l’invito: «Vieni qui Silvio» e nel brano Non appari mai, cambiandone un verso («qui siamo tutti belli e buoni, votiamo tutti Berlusconi»).

Oltre al rock, il concertone ha ricordato le vittime del terremoto in Abruzzo e i morti sul lavoro.

Sul palco è salita una banda proveniente dalla terra colpita dal sisma ed è stata lanciata la campagna per la raccolta di fondi per borse di studio destinate agli orfani delle morti bianche.

Una campagna intitolata Il mondo che vorrei, tema artistico della XX edizione del concertone e che VASCO ha cantato sul palco (tra il pubblico c’era anche suo figlio Davide). «È evidente che VASCO abbia catalizzato il concerto - ha commentato alla fine della serata il conduttore Sergio Castellitto - ma ci sono stati gruppi straordinari». Presenti anche i tre segretari di Cgil Cisl Uil. Per Guglielmo Epifani della Cgil, «il Primo maggio è la Woodstock italiana».

Fonte della notizia: lastampa.it
Sito web: http://www.lastampa.it/



venerdì 1 maggio 2009

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Il concertone (Vasco)

La banda ha un suo senso in piazza, perchèno. E la piazza forse gradisce, anche se i mugungi da parte delle centinaia di migliaia di fan di VASCO che aspettano con ansi l’arrivo del Divo, si fanno sempre più forti. Il primo maggio, a ben guardare, è anche questo, festa di piazza, festa di popolo, con la musica bandistica a scandire i momenti clou dell’evento. Certo è cambiato, è diventato rock, e in questo contesto una band c’entra poco. Ma visto che abbiamo ascoltato anche cose più noiose dalla band, e vista la motivazione della presenza in scena, applaudiamo convinti...

Ed ecco la Premiata Forneria Marconi, che esordisce suonando De Andrè. Hanno scritto alcune delle più belle e importanti pagine della musica italiana, hanno suoanto con Battisti e con De Andrè, sono dei colossi, invece noi li trattiamo come i vechietti rincoglioniti chai quali ogni tanto diamo spazio per nostalgia. Che paese ridicolo quello che non riesce a trattare con la giusta dignità i propri campioni, quelli che hanno contribuito al meglio e non la peggio del paese. Qualcuno dirà che il loro meglio lo hanno espresso moltissimi anni,fa, ed è vero, ma Mussida Djivas e Di Cioccio, con l'aiuto se non ho visto male di Lucio Fabbri, sono dei musicisti eccellentissimi, ingrado ancora di suonare musica magari vecchia ma di straordiaria qualità. E poi, a ben guardare, non è che le ultime cose che hanno fatto siano così pessime.

Arriva il momento di VASCO ROSSI. Io sono in parte prevenuto, VASCO ROSSI non mi piace da diversi anni, ne comprendo la forza dal vivo, molto meno quella sui dischi, mi sembra pop elettrificato, su testi di un semplicismo assoluto. E’ difficile non essere d’accordo con un testo di ROSSI, a meno chè non parli di ragazzine. Buon senso comune, condito negli ultimi tempi dal un senso di invecchiamento che gli consente, o almeno lui spera gli consenta, di non sembrare troppo ridicolo nei panni del rocker, vista l’età che avanza. E’ vero che questo approccio, seplicità più elettrificazione, è perfetto, che nessun altro è riuscito come lui a metterlo in pratica, in fondo nemmeno Ligabue, che per molti versi è più cantautore. Però la mancanza di profondità, la sistematica riduzione della melodia ad una sequenza di note cantabile in coro, il suono “heavy” estremamente datato, e la stardom che lo criconda non mi rendono gradito il personaggio e al sua musica. Amavo Vita spericolata o Siamo solo noi, ma questo, direte voi, è facile, a chi non piacciono. E’ vero, non ho mai capito fino in fondo il personaggio e il suo successo, non mi è antipatico, si badi bene, non è una faccenda personale, ma artistica. Come essere umano ha sicuramente i pregi e i difetti di qualsiasi altro essere umano, ma è evidente che vista la libertà che ha, dato il successo, se fosse in grado di fare di più lo farebbe. Ma non è in grado. Dal vivo tutto assume un aspetto diverso, la ritualità del concertone rock c’è tutta, la soddisfazione elettrica per il pubblico è garantita, la coralità del canto anche, non c’è nulla che possa stonare. ma non c’è emozione che possa sorprendere, tutto è previsto e prevedibile

Mi rimangio quello che ho appena scritto, perchè VASCO ROSSI ha intonato, in maniera difficilmente criticabile, “Ragazzo di strada” brano cult dei Corvi, che lui interpreta in maniera credibilissima e aggiorna nei suoni. Credevo di non poter essere sorpreso e invece mi ha sorpreso, molto piacevolmente.

Il problema è mettersi d’accordo su cosa è il rock. Se l’ascoltatore rock cerca solo grandi chitarre, suono roboante, elettricità dovuta alla potenza, rock come genere musicale, come standardizzazione di un suono, allora certamente VASCO è il rocker migliore d’Italia, nel senso che la band che ha, sorretta dal suono doppiochitarristico di Stef Burns e Solieri, una potenza sonora che non ha eguali nel nostro piccolo paese, suonano rock in maniera tradizionale, “come dovrebbe essere”, con tanto di assoli fatti apposto per scatenare l’applauso finale ma che non aggiungono nulla alla canzone in se. E’ un fatto di arrangiamento, e di atmosfera, non di cotenuto. Se il rock, invece, è un modo di fare le cose, allora il rock sono gli Afterhours e i Subsonica, non VASCO ROSSI, che si limita a mimare il rock, a proporre il contenitore e non il contenuto. E’ ovvio che, come nei casi degli artisti migliori, non è solo così, non è sempre così. Ed è ovvio che VASCO ROSSI intercetta con i suoi testi basici, la basicità dell’attuale pensiero giovanile di massa, offrendogli una apparente via d’uscita, un’apparente ribellione rock. Alcune canzoni dunque non sono brutte, nemmeno “Il mondo che vorrei” che sta cantando adesso, ma è una canzone che può cantare chiunque, non esiste il “popolo di VASCO”.

Siamo arrivati al finale, di una lugna giornata di musica, con molti bassi e qualche alto, e una folla record a invadere piazza San Giovanni. Grazie per essere stati con noi, alla prossima.

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Minuto per minuto!

h 21.58: presentazione da parte di Sergio Castellitto, si parte con l'assolo di Stef Burns che attacca Stupendo.
Ecco VASCO!
Giubbotto in pelle color ocra, maglia nera con la classica V gialla e cappello verde.

Ciao
Ciao a tutti
Ciao 1° maggio
Ciao bella gente
Ciao popolo del rock
Si continua con Non appari mai e l'ormai celebre frase... "qui siamo tutti belli e buoni, votiamo tutti Berlusconi!"
Chiaro il concetto?
Meditate gente, meditate
Non guardate troppi tg. Il mondo è fatto di piccole cose. Di amici, compagnie, amori, i vostri ritrovi, i vostri bar. Questo conta
E' la volta di Vieni qui
Vieni qui Silvio!!!
...
Non vi sento molto... dai che è festa!
Poi ecco la chicca! La cover della canzone dei Corvi Sono un ragazzo di strada
Ti prendi gioco di me
Ecco la piazza saltare con T'immagini e la strofa modificata da
"secondo me
qui c'è qualcuno che ha sbagliato mestiere...
non voglio mica dire che sia in mala fede... per carità....
però... però qui qualche cosa non va!!!"
a
"secondo me
qui c'è qualcuno che ha sbagliato mestiere...
non voglio mica dire che sia il
cavaliere... per carità....
però... però qui qualche cosa non va!!!
"

Poi è la volta di Sally, C'è chi dice no e Gli spari sopra
Con questa vi saluto
Eccolo cantare Il mondo che vorrei, canzone che da il titolo alla manifestazione di quest'anno.
Grazie! In bocca al lupo a tutti!
h 22.43: sembra tutto finito quando Sergio Castellitto lo richiama per fare Un senso
Rieccolo senza giubbotto con una felpa rossa.
Vi ringrazio a tutti per l'affetto!
h 22.51: stavolta è proprio finita e il solito Diego (vestito da operaio) presenta la band.
Alla prossima volta Komandante!



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Il concertone del primo maggio

Possiamo azzardare un bilancio? Folla enorme, molta più del solito, tutta sostanzialmente per VASCO. Era ovviamente inevitabile, la prima volta di VASCO gratis in piazza in quello che, anche senza di lui, è da molti anni il concerto gratuito più grande d’europa. Il coro pro-VASCO, che senza sosta sottolinea le esibizioni degli altri artisti è a lungo andare insopportabile, perchè sottolinea il disinteresse del pubblico per gli altri che vanno in scena.
Detto questo il concertone ha meno novità degli anni passati ma cose interessanti, comunque, ne abbiamo viste. Dai bravissimi Bud Spencer Blues Explosion ai Motel Connection, magari poca roba, ma almeno diversa e migliore di molta della musica che vediamo in tv (no, non sto parlando di X-Factor). E comunque il programma della parte serale del concerto è certamente ricca di grandi cose, da Caparezza agli Afterhours. En attendant...

C’è un limite a tutto e questo limite è stato superato da Sergio Castellitto che è riuscito a fare una cosa impossibile, urlare il testo di Imagine di John Lennon, parole che erano difficili urlare, anche se “recitate” sulla musica degli U2. Un crimine, francamente, perchè il senso comunitario della canzone diventa sloganistico.

Ma ecco gli Afterhours per nostra fortuna. La band di Manuel Agnelli vola altissimo, almeno una spanna sopra gli altri, sia in termini espressivi che compositivi. Dal vivo anche meglio che nei dischi, che spesso sono appesantiti dalla concettualità del progetto. Provate a sentire come stanno suonando “ballata per piccole iene”, un gioiello della musica italiana recente, e convertitevi.

Samuel intona “The power of love” dei Frankie Goes to Hollywood, un brano che avevamo sentito fare ai Subsonica a Roma, fa sempre un buon effetto, lui canta benissimo e rende attualissimo il pezzo rigorosamente “eighties”.
E poi arriva Cristiano Godano, dei Marlene Kuntz, band di lunga percorrenza, che assieme a Samuel affianca gli Afterhours per il brano più incompreso del festival di Sanremo, quello gioiello di “Il paese reale”, che finalmente Agnelli canta come deve... Sono momenti come questi che rendono il concertone un evento unico e imperdibile. Godano, Samuel e Agnelli che cantano insieme una delle più belle canzoni rock italiane degli ultimi anni. Perfetti.

Insomma, esiste una scena italiana, ormai in gran parte invecchiata, che merita il vosto supporto e la vostra stima, compreso Cristiano Godano e i suoi longevi Marlene Kuntz, che non hanno mai ceduto di un passo. Grandi desideri, musica che alle volte può essere ondivaga, ma diversa da tutta la melma musicale italiana che ci circonda e che è, quasi interamente, inascoltabile. E poi quel pizzico di nostalgia nel cantare “Impressioni di settembre” della Pfm, per un vecchietto come me, non ci sta male. Così come il finale, meravigliosamente politico e romantico di Shipbuilding di Robert Wyatt, cantata e suonata con rigore e convinzione, talmente bene che sembra avere senso anche il cappello di Manuel Agnelli.

Fonte della notizia: assante.blogautore.repubblica.it
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Intervista a poche ore dallo show

RaiNews24.it propone questa intervista a VASCO a poche ore dallo show.
L'intervista è stata realizzata da Alessandra Sacchetta.
Clicca qui per vederla.

Fonte della notizia: rainews24.it
Sito web: http://www.rainews24.it/



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Dal 1° al 10 maggio...

VASCO ha inaugurato questa raccolta di fondi, potete farlo anche voi!
Dall'1 al 10 maggio potete contribuire all'assegnazione di borse di studio per gli orfani dei morti sul lavoro...

Ecco il numero per inviare SMS: 48585

La Redazione

Fonte della notizia: vascorossi.net
Sito web: http://www.vascorossi.net/