giovedì 19 marzo 2009

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Diluvio universale

Annunciati dal singolo Gioia e dolore, gli Stadio tornano con un disco "impegnato", Diluvio Universale (in uscita il 23 marzo).

L'album, che vanta la collaborazione di VASCO ROSSI, Saverio Grandi e Fabrizio Moro, si distacca dai precedenti sia nelle sonorità che nei temi attualissimi. «Siamo nel bel mezzo del diluvio – spiega Gaetano Curreri, voce storica del gruppo –, ma siamo convinti che ci sia un'Arca che ci aspetta. La musica ha il grande potere di stare sempre con la gente e di unirla».
Il brano che dà il titolo all'album, firmato da VASCO, è la storia della crisi di una coppia, che piano piano diventa "universale". «Vasco scrive poesie che metto in musica – spiega Curreri e in questa canzone torna l'anima più rock degli Stadio». Sulle note di Benvenuti a Babilonia, Gaetano lancia il suo j'accuse alla politica e alla Chiesa. «L'America ha una speranza che si chiama Obama, e noi? E Francesco d'Assisi che è stato lasciato solo da chi va nei talk-show a "predicare", che fa della tv il suo pulpito». Tra le dodici "gocce" che descrivono il diluvio, ce n'è una (Cortili lontani) che affronta il problema della prostituzione. «Le ragazze dell'Est non nascono per prostituirsi – continua - ma vengono costrette a farlo. Volevo raccontare senza pregiudizi la storia di due angeli che una vita disperata ha fatto diventare due diavoli. Anche noi siamo stati trattati come trattiamo gli extracomunitari. Siamo un popolo di emigranti». E racconta: «Da piccolo mi sono trasferito in Calabria. Quando sono tornato in Romagna, in terza elementare, ero un "diverso", un calabrese». Non mancano le parole d'amore e di abbandono che si riferiscono tanto agli individui quanto a una realtà più grande.
«E' necessario ascoltare bene i testi di Diluvio Universale – conclude Curreri per questo dal 23 marzo parte il tour teatrale: è come stare in salotto con gli amici».

Fonte della notizia: leggo.it
Sito web: http://www.leggo.it/



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