lunedì 2 giugno 2008

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La risposta di Fini

caro Michele,
con confidenza, anche se non mi conosci, ma seguo spesso il tuo lavoro e sembra di conoscerti,
sono uno di quegli impresari che ogni tanto passano in Rai con qualcosa da proporre.
In questo periodo ci sono circa trecento persone che collaborano alla produzione del concerto di VASCO, non saranno i 1500 dipendenti Rai ma è gente che vive del proprio lavoro, è abbastanza duro e non garantito.

Come sai ci è stato chiesto di realizzare il programma (effetto VASCO) direttamente dal direttore della rete 2, usando soldi del canone (cifre modeste per la verità) ha pensato per una sera di parlare di musica. La cosa ci è piaciuta subito, il linguaggio che ci veniva proposto era una novità e abbiamo quindi preso con entusiasmo tutti i rischi che per un concerto di queste dimensioni fa correre una diretta. Non ti annoio con descrizioni tecniche, sono sicuro non è necessario.
Tecnicamente alla fine tutto è andato bene, il programma che ne è uscito è stato molto emozionante per chi da casa lo ha visto.
Certo, come per una partita di calcio, stare allo stadio è tutta un'altra cosa; è quello che ho pensato leggendo la tua " recensione " sulla trasmissione.
La cosa continuava a sembrarmi strana, un collega che fa pure il critico con altri produttori di programmi... scaraventando pubblicamente tutta la propria credibilità con una violenza da assalto finale contro un (programmino a unico episodio), trascinare strumentalmente anche VASCO nella polemica, utilizzare la ghiotta occasione per sistemare la propria resa dei conti, che esagerazione mi son detto, allora ho pensato di riguardarmi il "collage insensato di clip".
Ho trovato il programma molto emozionante e per nulla noioso, un progetto finalmente sulla musica (di televisione che parla di se stessa, di programmi su argomenti pruriginosi ecc... ecc... ne abbiamo viste e ne vedremo), forse assemblato velocemente, ma sicuramente non una schifezza come hai "voluto" vedere.

Poi mi sono visto anche il programma che così infelicemente è stato spostato, non mi è sembrato di stretta attualità o particolarmente incisivo come al contrario ho trovato altre puntate del tuo giornale che seguo spesso.

La guerra tra la tua redazione e la direzione di rete in cui siamo ingenuamente incappati resta incomprensibile, e sarebbe così per ogni persona di buon senso esterna a un ambiente da tempo isolato dalla realtà.

Ora noi proseguiremo con il nostro giro di concerti, senza nessun contributo pubblico, nel poco rispetto da parte degli ambienti (alti) per la forma artistica della musica leggera, ma con un pubblico che esce di casa per venirsi a divertire, che per questo è anche disposto a pagare un biglietto e sopportare tutti i disagi che questo comporta.

Tutte queste persone, per una sera, non resteranno a casa per vedere una televisione gratuita (o meglio sovvenzionata) spesso inutile, noiosa e autoreferenziale, penso sia una cosa positiva e sono sicuro la tua opinione non sia molto distante.

Sarebbe stato più giusto separare quelle che, anche se difficili da individuare nel polverone ma sono sicuro esistono, sono le tue buone ragioni dalla stretta attualità del programma e dei protagonisti di Giovedì sera.
Cordialmente

Floriano Fini, collaboratore di VASCO ROSSI


Fonte della notizia: vascorossi.net
Sito web: www.vascorossi.net



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